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IL FUMO
Dott.ssa Francesca Gurnari

Introduzione

Il fumo è considerato la prima causa di bronchite cronica, è correlato a patologie cerebro-vascolari (soprattutto infarto miocardico) ed è all'origine di quasi 2 milioni di morti per tumore nei paesi sviluppati, l'80% delle quali in soggetti di sesso maschile. La forte relazione tra durata dell'abitudine e rischio di tumore del polmone e la latenza di 20-40 anni tra esposizione e massimi effetti nocivi rappresentano gli elementi centrali della carcinogenesi da fumo. E' importante ricordare che il fumo esercita un significativo effetto sfavorevole su altre patologie croniche quali l'osteoporosi, l'ipertensione arteriosa, l'asma, l'ulcera duodenale, le periodontopatie e l'invecchiamento cutaneo.


Patologie

Il fumo del tabacco è un miscuglio gassoso nel quale si trova disperso materiale di piccolissime dimensioni; per meglio comprendere i danni causati dal fumo e le patologie correlate, è importante conoscere i principali composti della sigaretta ed i fattori che influenzano l'assorbimento:

Costituenti propri della sigaretta
  • materia organica
  • alcaloidi nicotinici
  • additivi
Prodotti derivati dalla combustione
  • ossido di carbonio (CO2, CO)
  • acido cianidrico
  • catrame
Fattori che influenzano l'assorbimento
  • quantità aspirata
  • profondità dell'aspirazione
  • durata dell'aspirazione
  • pH del fumo
  • caratteristiche individuali di assorbimento

L'acido cianidrico e l'ossido di carbonio inibiscono la respirazione cellulare ed interferiscono con il trasporto dell'ossigeno nel sangue e con la sua utilizzazione da parte delle cellule (ipossia, ipercapnia). Altro danno del fumo di sigaretta (aldeidi e fenoli) si esplica con arrossamento e lacrimazione a livello delle congiuntive, tosse, catarro, ipertono bronchiale, inibizione delle ciglia della mucosa dell'apparato respiratorio. La nicotina inoltre svolge un'azione irritante favorendo la comparsa di raucedine, tosse, laringiti e bronchiti croniche. La quantità di nicotina contenuta nel fumo di una sigaretta nei fumatori abituali agisce come psico-eccitante, azione fugace, cessando al momento in cui si finisce di fumare; ciò comporta per il fumatore la voglia di ricreare lo stimolo fumando un'altra sigaretta. La nicotina determina comunque un'intossicazione cronica i cui danni si manifestano a carico del sistema respiratorio (tumore del polmone, del laringe, del faringe), di quello cardiocircolatorio (aumento della pressione arteriosa, aumento dei battiti cardiaci, alterazione del ritmo cardiaco, spasmo delle arterie coronarie con possibilità di angina pectoris fino all'infarto, rischio embolico e trombotico), nonchè l'insorgenza di ulcera gastrica, di neoplasie della vescica, del pancreas e dell'utero.


Consigli

Per i i fumatori è consigliabile effettuare periodicamente i seguenti controlli:

e, se necessario, per approfondire...:
  • Broncoscopia con esame citologico, istologico e lavaggio bronco-alveolare (BAL)
  • TAC del torace ad alta risoluzione (HRTC)
  • Ossimetria transcutanea a riposo e sotto sforzo
  • DLCO + Pletismografia corporea
  • Esami ematochimici di controllo
  • Test Allergologici (in soggetti predisposti)

In tutti i casi bisogna predere in considerazione il tentativo di smettere di fumare; esistono metodi farmacologici e non, da effettuarsi tutti esclusivamente sotto stretto controllo medico, che possono aiutare in tal senso; i principali sono:

La Pillola Antifumo

In primavera arriverà anche in Italia la pillola antifumo, dopo la sperimentazione negli Stati Uniti, dove ha avuto l'approvazione della Food and Drug Administartion (il severissimo ente federale responsabile del controllo dei farmaci e degli alimenti): si tratta di un farmaco antidepressivo a base di bupropione che, agendo su due neurotrasmettitori (la dopamina e la noradrenalina) combatte i sintomi di astinenza da nicotina e dà una sensazione di benessere, inibendo il desiderio di fumare. Utilizzato da solo, per un mese, ha dato il 48% di successi. Abbinato all'applicazione di cerotti antifumo ha alzato la percentuale al 58%. Può dare come effetti collaterali l'insonnia ed è sconsigliato a chi soffre di cuore e di epilessia.

I Cerotti

Sono cerotti speciali impregnati di un gel con 10, 15, 20, 30 milligrammi di nicotina che si applicano ogni mattina sulla pelle, in un punto qualsiasi e sempre diverso tra la vita ed il collo, per evitare irritazioni e pruriti. Rilasciano una quantità costante della sostanza nell'arco della giornata che, passando attraverso la pelle, entra nel sangue e raggiunge il sistema nervoso centrale evitando così l'astinenza da tabacco. Lo scopo è di ridurre gradualmente la quantità di sigarette. Ecco perché i forti fumatori dovrebbero cominciare la cura con i cerotti ad alta concentrazione e soltanto nei giorni seguenti passare a quelli a basso contenuto. Il trattamento deve proseguire per 5-8 settimane al massimo, ma se dopo 4 settimane non c'è alcun miglioramento, questa non è la terapia giusta. I cerotti antifumo non sono indicati per le donne in gravidanza, per chi ha problemi circolatori, per chi soffre di cuore e di ipertensione arteriosa perché il sovradosaggio di nicotina assunta attraverso la pelle può provocare tachicardia, rallentamento del polso, tremiti ed insonnia. Anche per questo durante il trattamento è assolutamente vietato fumare. La percentuale di successo è buona, ma se non c'è una reale voglia di smettere, esiste il rischio di ricadute: meglio quindi abbinare i cerotti alle terapie psicologiche di gruppo.

Gomme da Masticare

Il principio è lo stesso dei cerotti: si tratta di chewing-gum che contengono nicotina in quantità variabile (da 2 a 4 milligrammi) e che dovrebbero far diminuire la voglia di accendere una sigaretta. Ogni 1 o 2 ore si deve masticare una gomma molto lentamente per non rischiare nausea e singhiozzo: quando si sente un leggero pizzicorio si posiziona il chewing-gum tra la guancia e la gengiva, per circa mezz'ora. Il trattamento va protratto per 2-3 mesi, cominciando, nel caso di forti fumatori, con pastiglie da 4 milligrammi. Le gomme da masticare sono indicate per chi soffre di allergie alla pelle e non sopporta i cerotti, ma sconsigliate per chi ha problemi gastrointestinali, che possono essere accentuati dalla continua masticazione e dalla conseguente produzione di succhi gastrici. Tra i possibili effetti collaterali il singhiozzo e un lieve dolore mandibolare.

Il Bocchino alla Nicotina

Apparentemente è un normale bocchino per sigarette ma all'interno ha una capsula impregnata di nicotina: ogni volta che si sente il bisogno di fumare si inserisce la capsula, la si schiaccia per farne fuoriuscire il contenuto e si mette il bocchino tra le labbra cominciando ad aspirare. È ideale per chi fuma meno di 10 sigarette al giorno e più che a combattere l'abitudine aiuta a vincere l'astinenza da tabacco. L'importante è evitare di usare il bocchino dopo aver fumato per non incorrere in sovradosaggio di nicotina.

La Scatoletta da Annusare

Contengono erbe ed essenze aromatiche che evocano l'odore del tabacco bruciato pur non contenendone e vanno annusate non appena si avverte il desiderio di una sigaretta: per una ventina di minuti si è al riparo da ogni "tentazione" di fumare. Il trattamento può durare un mese ed essendo completamente naturale non ha controindicazioni, nemmeno per le donne in gravidanza, a meno che non si sia allergici alle erbe contenute nella scatoletta. La percentuale di successo è legata soprattutto alla volontà di smettere.

La Mesoterapia

Una miscela antifumo, priva di fattori allergizzanti, viene iniettata sotto pelle in quattro punti del corpo, due all'altezza dell'intestino, due dello stomaco. In questo modo si inibisce il desiderio della nicotina. Il trattamento prosegue per un mese circa e il terapeuta può decidere, se è necessario, di proseguire con tecniche di rilassamento. La cura dà buoni risultati nell'80% dei casi.

L'Omeopatia

Si tratta di sostanze che, somministrate ad alti dosaggi sono dannose e provocano gli stessi sintomi della malattia, ma date in piccoli dosi funzionano come un vaccino. La cura, da personalizzare, generalmente si basa su quattro sostanze in grado di disabituare l'organismo al fumo, alleviando i possibili disturbi collegati all'astinenza: il Tabacum che agisce soprattutto sul pallore, la nausea, le vertigini, gli arti freddi, l'eccessiva sudorazione; l'Hypophysis che ristabilisce l'equilibrio ormonale, ghiandolare e circolatorio; l'Echinacea che stimola il sistema di difesa naturale; il Natrum Chloratyum, efficace contro le aritmie circolatorie, il mal di testa e i disturbi intestinale. La cura, da somministramre sotto forma di granuli o di gocce sotto controllo dell'omeopata, non ha particolari controindicazioni ma, essendo piuttosto lunga, è sconsigliata ai forti fumatori.

I Gruppi Antifumo

Sono aperte a 10-15 fumatori le sedute dei gruppi antifumo che, condotte da uno psicologo, usano un approccio cognitivo comportamentale e motivazionale. Ognuno racconta la propria esperienza di tabacco-dipendenza e proprio dal confronto con gli altri arriva l'incitamento ad andare fino in fondo. Generalmente si tratta di 10 incontri distribuiti nell'arco di 6 settimane e prevedono tre fasi: una di preparazione, una di attacco, una di mantenimento. Le percentuali di successo possono arrivare sino al 60% a un anno dalla fine del trattamento, con risultati più stabili quando nei 2 o 3 mesi successivi all'interruzione si frequenta un programma di supporto. Nessuna controindicazione per questa terapia.

L'Agopuntura

È una tecnica orientale che sollecita i punti chiave del corpo per ripristinare l'equilibrio dell'organismo ed annullare il desiderio di tabacco. Dopo un colloquio con il fumatore l'agopuntore sceglierà i punti in cui mettere gli aghi: nelle ali del naso per modificare l'odorato, al centro dello sterno per eliminare l'ansia, nei piedi per disintossicare il fegato. Oppure i punti del fumo, cioè i meridiani corrispondenti all'intestino crasso, a quello tenue e allo stomaco. È sconsigliata a chi soffre di cuore e di disturbi allo stomaco. Chi smette di fumare con questa tecnica può soffrire di emicrania, tachicardia, nausea, tosse. In questi casi lo specialista applica gli aghi in altri punti e consiglia prodotti omeopatici di supporto.

Acudetox

È un metodo basato sull'auricoloterapia, vale a dire sull'impiego dell'agopuntura nella zona dell'orecchio durante diverse sedute di gruppo, cui prende parte una decina di fumatori. Adatto alle persone molto motivate a smettere, raggiunge buoni risultati nell'80% dei casi, permettendo, a chi non ce la fa proprio a smettere, almeno di ridurre. L'Acudetox è un metodo adottato dal Servizio sanitario nazionale e applicato nelle sedi dei Sert (sono i Servizi per le dipendenze) presenti nelle maggiori città italiane.

La Graffetta

È una sorta di orecchino che viene applicato tra il padiglione ed il lobo, secondo i principi dell'agopuntura: si inserisce una piccola graffa chirurgica e la si lascia in quella posizione per un mese e mezzo circa. In questo periodo l'ansia dovrebbe scomparire e con essa l'impulso di fumare. Non ha controindicazioni, ma funziona solo quando esiste una volontà concreta di smettere.

L'Ipnosi

È uno stato di rilassamento profondo, un sonno ipnotico durante il quale lo psicologo interviene sulla volontà del fumatore, stimolandone l'inconscio, per portarlo a provare repulsione verso la sigaretta. Durante la seduta, attraverso immagini e suggestioni vocali, il fumatore comincia a considerare il fumo come una componente negativa della sua vita. Di solito sono necessarie 4-6 sedute di un'ora per ridurre il numero delle sigarette e altrettante per smettere di fumare, ma il risultato è individuale. L'ipnosi non ha controindicazioni ed è indicata soprattutto per fumatori medi e forti con una personalità creativa, mentre è sconsigliata a chi ha una mentalità rigida e non crede nel trattamento.


Non c'è da preoccuparsi se nelle prime settimane, quando si è detto basta alle sigarette, si va incontro a sintomi la cui intensità può variare da persona a persona: sono indotti dall'astinenza da nicotina. I più significativi sono gli attacchi di ansia, la fatica a concentrarsi, un senso di irritabilità, gli attacchi di fame, l'irrequietezza, la depressione. Ma sono tutti malesseri destinati a scomparire gradualmente. In compenso, già dopo pochi giorni, si sentiranno i benefici della decisione presa: conoscerli può aiutare a mantenere i buoni propositi. Dopo 4 giorni dall'ultima sigaretta accesa l'organismo sarà completamente disintossicato dalla nicotina e ci si accorgerà di aver acquisito una maggiore efficenza fisica e di essere tornati ad avere nuovamente il senso dell'olfatto e del gusto che il fumo invece attenua. Poco per volta, inoltre, si riuscirà a recuperare del tutto la resistenza di fronte ad uno sforzo fisico, senza quella brutta sensazione di "fiato corto". E, se non si è fumato per meno di 20 anni, dopo 5-10 anni dalla cessazione la funzionalità respiratoria migliora notevolmente e il rischio oncogeno è quasi paragonabile a quello dei non fumatori. Allo stesso modo si riduce notevolmente il rischi di rimanere vittime di un infarto miocardico.