BLOCCHI
NERVOSI PERIFERICI |
BLOCCO DEL
PLESSO BRACHIALE secondo Fernando Alemanno
La tecnica si propone di evitare gli incidenti più
importanti cui si è esposti con i metodi di blocco per via
sopraclaveare più noti: il pneumotorace, possibile con la
tecnica di Kulenkampff, e l’inie- zione intraarteriosa (arteria
vertebrale) o l’iniezione subaracnoidea possibili con la tecnica
di Winnie.
L’idea è di cannulare il fascio neurovascolare
con una direzione dell’ago che, all’incirca dal punto
di mezzo della clavicola, si diriga verso C7 quindi con un percorso
leggermente ascendente.
Per tale motivo dovrebbe essere scongiurato sia il
rischio di pneumotorace sia, per la brevità dell’ago
impiegato ( 3 cm ) il rischio d’iniezioni accidentali subaracnoidee
o nell’arteria vertebrale.
Posizione del paziente
La posizione ideale è a paziente seduto con
lo schienale del letto sollevato completamente. In tal modo a tronco
eretto e con le spalle rilassate la clavicola ruota leggermente
in basso suoperficializzando il fascio neurovascolare. Nel caso
sia impossibile, per i più diversi motivi, assumere tale
posizione, il blocco è eseguibile anche in posizione supina.
Punti di repere
1. Polso dell’arteria succlavia all’incirca
in corrispondenza del punto di mezzo della clavicola.
2. Apofisi spinosa di C7.
Tecnica
1. Ponfo intradermico appena lateralmente al polso
dell’arteria succlavia.
2. Infissione dell’ago, calibro 23 o 22G di
3 cm, già montato su siringa carica di 20-30 ml ( 0,4 ml/kg
) di anestetico locale, in direzione dell’apofisi spinosa
di C7 ed in successione ulteriori inserzioni, sempre ritirando l’ago
ogni volta fin nel tessuto sottocutaneo, verso l’arco, verso
i peduncoli ed infine verso il corpo della stessa vertebra alla
ricerca delle parestesie.
3. Quando durante tali manovre compare una parestesia
riferita all’avambraccio o alla mano, iniziare l’iniezione;
se la parestesia continua, scaricare la siringa; se non continua
almeno per i primi 4-6 ml, ricercarla nuovamente.
In caso di difficoltà ad evocare le parestesie
la ricerca delle stesse può essere ripetuta più volte
con piena tranquillità dell’anestesista se le successive
inserzioni vengono sempre mantenute sul piano di C7, e del paziente,
che in virtù del ponfo intradermico, non avverte il dolore.
Se si usa l’ENS si consiglia una bassa intensità
di corrente (0,3 mA).Valori più alti possono stimolare una
risposta motoria se l’ago è fuori ma a contatto con
il fascio neurovascolare.
Risultati
Abbiamo registrato un po’ meno del 10 % di insuccessi
quasi sempre riferibili ad un blocco incompleto del tronco inferiore,
che sono stati risolti con un blocco del nervo ulnare al gomito.
Bibiografia
Alemanno F.: “ Un nuovo approccio al blocco
del plesso brachiale ”. Minerva Anest.1992,58,403.
Alemanno F., Accinelli G.,: “ Un nuovo approccio
al plesso brachiale : risultati clinici ” Minerva Anestesiologica
1993,59,121.
Finco G et al: “ Ropivacaine 1% vs Ropivacaine
0,75% nel blocco del plesso brachiale secondoAlemanno nella chirurgia
della spalla ” Meeting ESRA, Florence Octobe, 7 – 9
1999.
The idea is to cannulate the neurovascular bundle
using a supraclavear approach
Figure Poul Buckhöj From Winnie A.P.: “ Tecniche Perivascolari
di Blocco del Plesso
Brachiale “ . Verduci Roma 1984. Concession gently granted
PATIENT’S POSITION
Sitting on the bed, supported by a raised head – rest
MATERIAL
a 20 ml syringe
a 3 cm., 23 g needle
Mepivacaine 2%, Bupivacaine 0,5 %, Ropivacaine 1 %
LANDMARKS
Pulsation of the subclavian artery
Spinal apofysis of C7
TECHNIQUE
Intradermal injection, laterally to the subclavian artery
TECHNIQUE
The needle is directed to the spinous process of C7 or gradually
forward at the arc
or the body of C7
TECHNIQUE
Once paresthesia is provoked, 3-4 ml of anaesthetic are injected
TECHNIQUE
If the paresthesia lasts during injection, then the whole anaesthetic
is injected
Should the paresthesia not last, try to reprovoke it again
DIFFUSION OF 10 MLS OF IOPAMIDOL INTO THE NEUROVASCULAR
BUNDLE
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